Due parole su di me
Ciao! Mi chiamo Daniela Montesion
Mi sono laureata in medicina veterinaria nel 1997 all’ Università degli Studi di Milano. Nel 1999 ho conseguito il mio primo diploma triennale in Omeopatia presso la Scuola Superiore Internazionale di medicina veterinaria omeopatica "Rita Zanchi" di Cortona. In seguito ad ulteriori corsi, seminari e anni di esperienza clinica, ho ottenuto i requisiti per l'iscrizione al Registro Nazionale Medici Omeopati accreditati FIAMO/SIMO. (www.fiamo.it)
Successivamente ho completato il percorso triennale in “Medicina immaginale sciamanica veterinaria”, la formazione in "Accompagnamento empatico alla fine della vita”, in Cromoterapia e ho frequentato il Master in Medicina Immaginale Sciamanica Veterinaria.
Ho approfondito anche la tecnica di comunicazione intuitiva con gli animali con esperti del settore.
Mi considero una ricercatrice spirituale e porto ogni mia nuova consapevolezza all’interno della relazione con gli animali e le loro persone. Facilito la comprensione del significato della malattia e traduco le immagini dei sintomi in messaggi per l’anima.
Dopo vent'anni di attività ambulatoriale e quattro anni di libera professione come consulente freelance in discipline olistiche, ho avviato a Voghera il mio Centro Olistico Dynamis - Animal Care dove, oltre alle consulenze di Omeopatia, Floriterapia, Biorisonanza, Cromoterapia e Alimentazione Naturale, ospito eventi per chi ha il desiderio di evolvere e illuminare la propria vita con una nuova comprensione.
Da molti anni mi impegno nella divulgazione dell'approccio olistico e sistemico nella cura degli animali partecipando alla programmazione dell’Associazione Armonie Animali e scrivendo articoli per varie riviste tra cui ViviConsapevole e Terranimalia.
Sono docente del corso di Medicina Omeopatica presso l’Istituto Fauno di formazione per operatori olistici ad indirizzo animale.
Sono Autrice del libro "Primo soccorso omeopatico per cani e gatti"-Edizioni Macro.
La mia Mission
Ho sviluppato negli anni un approccio olistico alla cura degli animali perché amo ricercare l’origine della malattia, nella consapevolezza che essa porta un messaggio importante per l’evoluzione della sua persona di riferimento. Quando afferro l’immagine che unisce la loro storia, mi faccio canale per portare le informazioni necessarie affinché, per amore, possa avere inizio il cammino di guarigione per entrambi.
A volte la cura è un rimedio omeopatico, altre volte è un'essenza floreale. Spesso la medicina è rappresentata da una nuova narrazione che trasforma l’esperienza della malattia e le dà un nuovo significato consentendo alla persona di accogliere ciò che accade come necessità, per iniziare a vedere ciò che nel mondo emotivo e dello spirito chiede di essere accolto e sanato.
Quando assisto a questa meravigliosa danza e osservo il percorso che uomo e animale fanno insieme nel nome dell'amore che li unisce, sento profondamente nel mio cuore che è proprio questo il mio compito sulla terra: portare luce e mostrare un cammino.
Sono immensamente grata di poter offrire tutto ciò attraverso il mio lavoro che è più bello del mondo!
Leggi la mia intervista!
L’INTERVISTA del MESE per JONALINO—Alla veterinaria Daniela Montesion.
D-Gli animali sono veri amici dell'uomo e si affezionano al proprietario?
R-Gli animali domestici nutrono un amore incondizionato per il loro umano di riferimento e spesso riescono a dare affetto a più persone del nucleo familiare anche se imparano a comportarsi in modo differente con ciascuno di essi.
Non solo ci amano ma soffrono se noi non stiamo bene e spesso ce lo dimostrano standoci accanto con discrezione o ricercando il contatto fisico a seconda del loro temperamento:è mia esperienza quotidiana osservare quanto questo sia vero fino al punto di ammalarsi essi stessi.
D-Lei ha un animale in casa? Quale?
R-Vivono con noi Olivia, una meravigliosa cagnolina, e due gatte, Rose e Wendy. Non ho mai voluto accogliere troppi animali in casa perché preferisco poter avere sempre il giusto tempo ed energie da dedicare ad ognuno di loro e con la vita che faccio so che non potrei gestirne di più.
D-È vero che il cane è più fedele del gatto?
R-Difficile parlare di fedeltà di un animale. Cosa intendiamo noi umani per "fedeltà"? Se intendiamo che un animale non possa affezionarsi ad un altro essere umano quando viene abbandonato, beh, fortunatamente la maggior parte delle volte riesce a costruire un nuovo rapporto di fiducia anche se in molti casi ciò gli procura sofferenza e fatica a lasciarsi alle spalle il senso di abbandono.Ho conosciuto molti animali abbandonati o rimasti soli dopo la morte del loro umano che nonostante siano stati accolti in una nuova famiglia, non hanno mai superato il distacco emotivo dalla loro condizione precedente .Per questo tipo di sofferenze utilizzo molto i Fiori di Bach e in generale la Floriterapia che aiutano a spezzare i legami con il passato, quando è fonte di sofferenza. Non parlerei comunque di fedeltà. Credo piuttosto come dicevo prima che i nostri animali ci dedichino la loro vita e ci offrano tutto il loro amore. Noi abbiamo una grande responsabilità verso di loro. Chiediamoci semmai se noi siamo altrettanto capaci di essere fedeli a loro e se li ricambiamo con altrettanta dedizione.
D-Quanti animali trova che sono stati maltrattati?
R-Penso che sia esperienza di tutti i veterinari venire a contatto con situazioni di maltrattamenti su animali e magari di essere intervenuti con denunce alle autorità. Nel mio quotidiano però riscontro molto più spesso situazioni di ordinaria convivenza domestica in cui i diritti degli animali non vengono rispettati né le loro esigenze etologiche. Ciò succede in modo inconsapevole il più delle volte.Devo dire che la maggior parte dei casi ciò avviene per semplice ignoranza dei reali bisogni che ogni animale porta con sé, in relazione alla sua specie, razza, età… Mi rattrista dirlo ma spesso un cane o un gatto finiscono col diventare surrogati di qualcos'altro che manca o che non si può avere e, in questo modo, si spinge inconsapevolmente l'animale ad assumere ruoli e comportamenti che non gli sono propri. Molti di questi animali finiscono col pagare il prezzo di questo sforzo adattativo e manifestano segni di stress cronico con una serie di disturbi fisici correlati.
In questo senso parlo di animali mal-trattati.
Altre volte l’attenzione delle persone si rivolge altrove e l’animale rimane sullo sfondo di una vita piena di impegni, trovando poche occasioni di partecipazione alla vita familiare.
Durante i miei incontri con il pubblico insisto molto sull'importanza di maturare una scelta consapevole prima di accogliere un animale, qualunque esso sia, e di onorare questo impegno con senso di responsabilità fino alla fine.